“E.S.C ci ha dato la possibilità di sperimentare e sperimentarci in un modello di scuola fuori dagli schemi”, commenta commenta Barbara Badaracco referente di Namasterra capofila del progetto E.S.C.
Voglia di stare insieme, di conoscere, di conoscersi e scoprire nuovi modi di approcciarsi allo studio sono stati gli ingredienti che hanno connotato le due settimane del progetto E.S.C. – Esperienza di Scuola Condivisa, organizzato a Fiumicino, nella cornice di Villa Guglielmi, dal 5 al 19 settembre.
Trenta bimbi, dai 6 agli 11 anni, hanno potuto sperimentare, per la prima volta sul territorio, nel rispetto delle norme anti-Covid, un’esperienza educativa all’aperto che ha dato loro la possibilità di ritrovarsi quotidianamente per imparare attraverso attività educative ed esperenziali. I bimbi, infatti, sono stati coinvolti per tutta la giornata in laboratori, escursioni naturalistiche e marine, studio dell’archeologia, dell’astronomia, sperimentando attraverso il gioco e il teatro delle emozioni.
Il progetto, molto apprezzato dalle famiglie che hanno seguito i ragazzi anche attraverso il diario di bordo quotidiano, vuole essere il punto di riferimento per il futuro dell’outdoor education su Fiumicino. Tra le peculiarità la scelta dei materiali, dei supporti e del cibo nell’ottica della creazione di modelli di vita in armonia con uno sviluppo equo e sostenibile. E.S.C è stato un faro anche nell’ambito delle sinergie e ovvero nel modo di mettere in rete diverse associazioni del territorio ognuna delle quali ha dato un contributo fondamentale per la riuscita del progetto.
“Avevamo intuito fin da subito l’opportunità che rappresentava questo bando per i bambini e per le realtà del terzo settore – commenta Barbara Badaracco referente di Namasterra capofila del progetto E.S.C. – ma non immaginavamo che potesse trasformarsi in un’esperienza così ricca e totalizzante: la rete, lo scambio di competenze, la collaborazione con la scuola pubblica e il territorio hanno trasformato questa esperienza di outdoor education in un grande laboratorio in cui ognuno ha avuto il suo spazio.
Tutte le strutture e i supporti didattici sono stati realizzati utilizzando materiali di recupero, i pasti rigorosamente biologici e a km 0; perché ognuno di noi può diventare protagonista di questo cambiamento scegliendo cosa mangiare, cosa e come acquistare.
E.S.C ci ha dato la possibilità di sperimentare e sperimentarci in un modello di scuola fuori dagli schemi, e ci ha dimostrato come il territorio con le sue bellezze, la scuola pubblica e la comunità tutta rappresentino il punto di partenza per ridisegnare e costruire il nostro futuro”.